Tanta voglia di crescere e un sogno nel cassetto: esordire allo Zaccheria, nel tempio rossonero, teatro dei sogni di tanti tifosi come lui.
Sono questi gli obiettivi di Savino Pompa, giovanissimo terzino destro classe 2002 del Foggia, ormai costantemente presente in prima squadra, tra i più grandi.
Savino, cresciuto calcisticamente nel vivaio , si è messo in luce lo scorso anno agli ordini di mister Pavone, che lo ha “svezzato” con la formazione Juniores Nazionale, presente costantemente nell’undici titolare. Le sue qualità non sono passate inosservate alla direzione tecnica rossonera, che lo convoca per far parte del ritiro pre-campionato: basta una telefonata a Savino per catapultarsi alla stazione e salire sul primo treno per Fiuggi, direzione Trevi Nel Lazio, con la prima squadra.
Il millennial si aggrega con umiltà e si allena costantemente, con dedizione, apprendendo tutto quello che il mister dice e seguendo le orme della sua “guida” negli spogliatoi, il foggiano Pino Agostinone. Uno che la maglia rossonera ce l’ha cucita addosso, che non ha bisogno di particolari stimoli per far capire cosa significa indossare quei colori.

E Savino prosegue con dedizione nel suo percorso di crescita ed apprendimento, rispettando le regole ed impegnandosi sul campo, cercando di ripagare tutta la fiducia (e i sacrifici) del papà, uno che il termine “sacrificio” lo conosce bene, che fa i cosiddetti “salti mortali” per far sì che il figlio continui nel suo percorso di crescita con il Foggia, convinto che sia proprio questo il percorso giusto. Già, un termine, sacrificio, che è ben conosciuto a casa di Savino, lui che quel sogno continua a custodirlo, impaziente di poter aprire quel cassetto. Prima o poi.

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