STADIO
PINO ZACCHERIA 

Stadio_Pino_Zaccheria
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Foggia-Alessandria-9
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APERTURA22 Novembre, 1925RINNOVI1931, 1937, 1950, 1964, 1971, 1991, 2015CITTÀFOGGIA
CAPIENZA14.530TERRENO DI GIOCO110 x 68 mDISTANZA MAX SPETTATORI DAL CAMPO143 m
MANTO ERBOSOErba NaturaleTELEFONO+39 0881/202607INDIRIZZOVia Vincenzo Gioberti 1 - 71122 Foggia (FG) Vedi sulla Mappa

LA STORIA

In pochi anni, il calcio locale era cresciuto con la città. Il fascismo aveva avviato una propaganda a favore dello sport e già da qualche tempo, alcuni giovani erano animati dalla ferrea intenzione di dare a Foggia un nuovo impianto che rendesse possibili anche altre attività sportive considerato che il vecchio campetto di “Pila e croce” non si addiceva più alle rinnovate ambizioni della squadra cittadina. E fu così che in una fredda mattina di gennaio del 1925, sei coraggiosi pionieri, Pietro De Vita, Roberto Fini, Giovanni Sarti, Donato Scridi, Giuseppe Del Prete e Aurelio Giuliani, tutti dirigenti dello Sporting club, raccolto il gruzzolo necessario per le prime spese, si accinsero alla grande impresa. Acquistarono, a rate, 21.600 metri quadrati di terreno, confinanti per m. 180 con il tiro a segno nazionale e per 120 m. con la strada prospiciente, stilarono un compromesso con il proprietario del suolo, l’imprenditore Leonardo Rotundi, evitando di indicare una data precisa, per sfuggire alla norma della registrazione e alle spese relative.

All’inaugurazione dell’impianto, avvenuta il 22 novembre 1925, il campo sportivo era dotato di un muro di cinta e di una tribuna di legno. Proprio per la costruzione del muro e della tribuna, le spese aumentarono notevolmente. Il peso delle rate divenne insostenibile. Gli irriducibili giovanotti cercarono con ogni mezzo di reperire le somme necessarie. Il loro spirito di iniziativa fu premiato il 26 maggio 1926, quando Fini ed i suoi amici riuscirono ad ospitare all’interno dl campo sportivo l’arrivo della tappa ciclistica Napoli-Foggia del Giro d’Italia: fu un evento storico in quanto il ciclismo a quei tempi era lo sport che eccitava le masse più del calcio. Un’intera città si mobilitò: in tutta fretta si costruì una pista in terra battuta. L’ingegner Branduzi prestò ai dirigenti dello Sporting club un rullo compressore, il signor Scaramella un asino. Ed ecco i ciclisti sfrecciare per le strade di campagna tra ali di folla in delirio: ecco Binda e Girardengo, eteri rivali, guidare la volata sulla pista; vinse il primo, tra gli applausi della folla.

Il 6 aprile 1928, decretava l’istituzione del campo sportivo del Littorio, grazie all’acquisto e all’ampliamento del suolo. Qualche anno dopo, nel 1932, con proventi comunali, fu edificata, su progetto dell’ingegnere Piero Marchini, una tribuna coperta in muratura, capace di 1500 spettatori, fornita di numerosi e ampi locali per le organizzazioni sportive e per servizi.
Nel 1933 il campo ospitò il primo campionato di serie B della storia calcistica foggiana; promozioni e retrocessioni in B e in C si alternarono negli anni successivi.

Nel 1938 alla presenza del Federale di Capitanata venne inaugurato il campo di atletica allo Stadio del Littorio (pista di atletica intorno al rettangolo di gioco) con la manifestazione dei Ludi Juveniles femminili.

Durante gli eventi bellici, lo stadio divenne un magazzino utilizzato dai tedeschi e nel 1946 fu intitolato al sottotenente Pino Zaccheria, valoroso atleta foggiano, giocatore di basket, che il 4 aprile 1941 aveva perso la vita in combattimento a Tirana.

Con l’occupazione della città da parte delle truppe anglo-americane il campo venne requisito; fu teatro delle più svariate manifestazioni, come rodei alla texana e corse di asini; nel 1944, anche il celebre Joe Louis, campione mondiale dei pesi massimi, si esibì su un ring posto al centro del terreno di gioco affrontando il foggiano e compianto Vincenzo Affatato,, ex collaboratore del Coni e fondatore della gloriosa “Pugilistica Taralli”.
La legge per il risarcimento dei danni di guerra permise la costruzione delle tribune laterali.

Nel 1950 viene realizzato il sottopassaggio e risistemati spogliatoi e docce sotto la tribuna.

Negli anni ’50 conobbe anche la gloria del cinematografo. Totò, il principe del sorriso, vi girò il film “Gambe d’oro”

1964: lo stadio apriva i battenti alla serie A: il 27 settembre la prima partita, Foggia-Mantova 1-0 per la squadra di Pugliese, autore del gol Patino che battè il mitico Dino Zoff.

1965: il campo fu trasformato poichè c’era l’esigenza di aumentare la capienza e fu sacrificata al calcio la bella pista per l’atletica leggera; con ampie gradinate in tubi e tavole, si raggiunsero i 20 mila posti. Un soffice manto in erba venne inaugurato nella gara con il Bologna, il 19 settembre 1965.

Nel 1974 il comune ha edificato  su interessamento del sindaco Graziani la splendida gradinata a due piani, progettata dall’ingegner Antonucci, capace di contenere 12 mila spettatori e nel 1980 le due curve gemelle. Poi durante la gestione Lioce, nel 1985, si pensò al rifacimento del manto erboso e ad un moderno impianto di illuminazione. Nel 1991 venne costruita la tribuna centrale mentre nel 1998 l’impianto venne dotato di seggiolini per raggiungere la definitiva capienza di 25.000 spettatori.

A lui è dedicato il nostro stadio comunale: ma chi era Pino Zaccheria?
La fede calcistica, a Foggia, è una cosa seria. Lo stadio è sempre gremito di tifosi e il sostegno alla nostra squadra non manca mai. E tutti siamo stati, almeno una volta, allo stadio.
Chi conosce davvero la storia di Pino Zaccheria, l’uomo a cui lo stadio comunale è stato intitolato?

Pino Zaccheria nacque nella nostra città il 20 novembre 1901 e divenne famoso in campo sportivo. Verrebbe spontaneo associarlo al calcio, ma si cadrebbe in errore. Lo sport in cui eccelse, infatti, è il basket. Egli fu un prodigioso cestista, tanto da poter essere considerato il pioniere della pallacanestro foggiana.
Ma non fu solo un sportivo: egli fu anche sottotenente. Ed è proprio durante una battaglia – la campagna italiana di Grecia – che Zaccheria perse la vita, a soli quarant’anni, a Tirana.

Lo stadio gli è stato dedicato nel 1946.

Cosimo Vittorio Nocera (Secondigliano, 16 agosto 1938 – Foggia, 28 novembre 2012) è stato un calciatore rossonero per 10 stagioni, collezionando 60 presenze con 30 reti in Serie C, 118 partite e 53 gol in Serie B e 79 gare in Serie A con 18 marcature: risulta essere il maggior cannoniere di sempre della società rossonera, con 101 gol in campionato e 19 in Coppa Italia e tra i giocatori con più presenze nella squadra.
Il 31 gennaio 2015, in occasione del cinquantesimo anniversario della vittoria del Foggia contro la Grande Inter di Helenio Herrera, gli è stata intitolata la Tribuna Ovest dello Stadio Comunale “Pino Zaccheria”

Piero La Salandra (12/02/1965, 30/03/2002 )
Inizia a frequentare la Curva Sud a metà degli anni 80, entra a far parte del Regime Rossonero, e nel 1988 ne assume la carica di Presidente!
Figura storica, imprescindibile, carismatica, autorevole, guida lo storico gruppo del Regime, con sapienza e passione, portandolo insieme ad altre figure storiche, come ad esempio Matteo Amoruso, alla ribalta del panorama Ultras d’Italia!
Gli anni delle serie A, sono il punto massimo del Regime Rosso Nero, che si contraddistingue tra grandi coreografie in casa ed oceaniche trasferte.
Piero scompare prematuramente nel marzo del 2002 e a prendere le redini sarà, Matteo Amoruso, che nell’agosto del 2013 sciogli il RRN, mettendo fine così, a 32 anni di storia del tifo organizzato che ha dato lustro alla città di foggia, con un ruolo di assoluto protagonista del panorama nazionale !!
A Piero è stata intitolata la Curva Sud (il 30 marzo fu posizionata una lapide in Curva Sud e da lì intitolata la curva) mentre a Matteo nato 23/07/1966 e morto l’8-11-2013 fu intitolato il piazzale antistante la Curva Sud il 26 Aprile 2015.
La storia di Matteo da ultras ebbe inizio nel 1988, fino a divenire il vicepresidente del Regime Rosso Nero e successivamente il Presidente dopo la scomparsa di Piero.
Un ricordo indelebile di due uomini e due ultras per Tutto il movimento ultras foggiano !!

Francesco Mancini, detto anche Franco (Matera, 10 ottobre 1968 – Pescara, 30 marzo 2012), indimenticato portiere rossonero, gioca tra le file del Foggia per ben nove stagioni. Nei primi tre anni con i satanelli, l’estremo difensore insieme ai suoi compagni effettua la scalata dalla C1 alla massima serie. Nel 94/95 stabilisce la sua più lunga imbattibilità con 492 minuti.
Mancini torna allo Zaccheria anche da dirigente, come preparatore dei portieri, nella stagione 2009/10, solo 2 anni dopo, a soli 44 anni, il suo prematuro decesso.
Il 24 novembre 2013 gli viene intitolata la curva nord

CARATTERISTICHE

  • Tabellone : Timer a bordo campo
  • Amplificazione sonora: Si
  • Campo preriscaldato: No
  • Copertura: Parziale
  • Tribuna autorità: 64
  • Posti tribuna stampa: 146
  • Posti Curva Sud Foggia “Piero La Salandra”: 5.871
  • Posti tribuna centrale superiore: 1.165
  • Posti tribuna laterale superiore: 1.080
  • Posti tribuna centrale inferiore: 2.030
  • Posti tribuna laterale inferiore: 1.252
  • Posti tribuna est: 7.121
  • Posti tribuna centralissima: 510
  • Posti Curva Nord Foggia “Franco Mancini”: 5846
  • Posti tribuna centrale superiore: 1.165
  • Posti tribuna laterale superiore: 1.080
  • Posti tribuna centrale inferiore: 2.030
  • Posti tribuna laterale inferiore: 1.252
  • Posti tribuna est: 7.121
  • Posti tribuna centralissima: 510
  • Posti Curva Nord Foggia “Franco Mancini”: 5846