Esce sconfitto dal Menti il Foggia di Marco Marchionni, che nonostante un buon primo tempo e le diverse assenze pesanti, mette giù una buona prestazione non smettendo mai di giocare e cercare il gol, andandoci vicino in un paio di occasioni ma pagando fortuna ed alcune disattenzioni, risultate fatali ai fini del risultato.
Marchionni fa la conta dei presenti, dove tra squalificati ed infortunati è obbligato nelle scelte.
La fase di studio iniziale viene messa da parte dal sempreverde Marotta che a botta sicura prende la traversa, la sfera rimbalza in campo e su Di Jenno, prima di “morire” tra le braccia di Di Stasio. E’ l’anticamera al gol delle vespe, che arriva al 13’: Orlando sfreccia sulla sinistra e premia l’inserimento di Rizzo, palla bassa per Borrelli che tutto solo insacca, di piattone.
Il gol non abbatte i rossoneri che al 21’ vanno vicini al pareggio: Balde sull’esterno serve in area D’Andrea, che attacca la sfera sul primo palo, ma non è fortunato per un soffio.
Il Foggia macina gioco, nonostante l’emergenza ed al 28’ crea una grande occasione da rete, la più bella della partita: Agostinone dentro per Ibou Balde, sponda di prima per Curcio che scarica il destro a botta sicura ma Farroni si supera, compiendo un miracolo e deviando il angolo.
La risposta della Juve Stabia pochi minuti dopo con Marotta, che a botta sicura trova la deviazione di Di Stasio sulla traversa.

La ripresa si apre con un tiro cross dalla destra di Balde, la traiettoria deviata sbatte sulla parte superiore della traversa. Il Foggia ci prova, la Juve Stabia segna: al 7’ è sempre Orlando a seminare scompiglio sulla destra, cross morbido per Marotta che raddoppia di testa, anticipando Di Jenno.
Palla al centro e Curcio prova ad accorciare le distanze, ma apre troppo il piede e conclusione va a lato. Al 14’ Balde per Turi, cross per Curcio che cerca la stessa prodezza in rovesciata riuscita con la Turris, ma la sfera stavolta termina di poco a lato.
Al 19’ le vespe la chiudono: Vallocchia pesca Marotta, il colpo di testa dell’attaccante non è irresistibile ma l’incertezza di Di Stasio risulta fatale.
Gara archiviata, c’è tempo però per una combinazione ad alto tasso qualitativo Curcio-Rocca di marca rossonera ad anticipare la girandola di sostituzioni (cinque per entrambe le squadre, esordio di Dema nel Foggia) ed il triplice fischio finale.

Il tabellino: Juve Stabia – Foggia 3-0

S.S. JUVE STABIA: Farroni; Mulè, Troest, Caldore; Scaccabarozzi (37’st Garattoni), Berardocco (38’st Suciu), Vallocchia, Rizzo; Orlando (30’st Ripa), Marotta (21’st Cernigoi), Borrelli (21’st Fantacci). A disp. Russo, Gianfagna, Lia, Elizalde, Bovo, Guarracino, Esposito. All. Pasquale Padalino

CALCIO FOGGIA 1920: Di Stasio; Galeotafiore (20’st Germinio), Gavazzi, Di Jenno; Turi (20’st Kalombo), Iurato, Rocca, D’Andrea (20’st Moreschini), Agostinone (32’st Cardamone); Curcio (43’st Dema); Ibou Balde. A disp. Sarracino, Jorio, Dell’Agnello, Garofalo, Nivokazi. All. Marco Marchionni

ARBITRO: Filippo Giaccaglia di Jesi (Meocci-Del Santu Spataru-Gigliotti)

MARCATORI: 13’pt Borrelli (J), 7’st, 19’st Marotta (J)

AMMONITI: Orlando (J), Iurato (F)

NOTE: Giornata primaverile, terreno in sintetico. Gara disputata a porte chiuse come da DPCM. Angoli 3-5. Recupero: 0’pt, 3’st.

Area Comunicazione – Calcio Foggia 1920

GLI HIGHLIGHTS