Il 31 gennaio del 1965 è una data indimenticabile per i tifosi del Foggia, scritta ed evidenziata nei libri di storia del calcio mondiale. Oggi, infatti, ricorre l’anniversario della mitica vittoria del Foggia del “mago di Turi” Oronzo Pugliese (neo-promosso) sull’Inter campione del Mondo dell’altro “mago”, Helenio Herrera. La gara dei miracoli o della profezia, se vogliamo: quella di Padre Pio, frate santo, che durante la visita della delegazione nerazzurra a San Giovanni Rotondo, disse loro “in casa nostra non potete vincere, ma lo scudetto sarà vostro”. E così fu.

Foggia in formazione tipo, carico e motivato davanti ai 30mila dello Zaccheria, che fa la partita e mette in seria difficoltà l’Inter, scesa in campo probabilmente con un pizzico di presunzione. La posta in palio è alta come la concentrazione, Micelli sfiora la traversa e in mezzo al campo, ringhiano sulle caviglie dei mediani dell’Internazionale, abbastanza sorpresa dall’aggressività dei padroni di casa.
L’incontro si sblocca nella ripresa ad opera del Foggia: dopo pochi minuti è Lazzotti, che “aggiusta” in rete una punizione magistrale (a giro) di Majoli, terminata sulla traversa e rimbalzata in campo. Il vantaggio acquisito galvanizza i ragazzi di Pugliese, che trovano subito il secondo gol con Vittorio Nocera: palla dentro del genio Majoli, controllo e tiro rasoterra angolatissimo del bomber di Secondigliano. Due gol che mandano in visibilio l’impianto di Via Ascoli, pieno in ogni settore.

La reazione e soprattutto la classe dei nerazzurri, però, viene fuori alla distanza e in pochi minuti l’Inter pareggia i conti: prima Peirò (che buca Moschioni in uscita) e poi Luisito Suarez (gran tiro all’incrocio dei pali) la riprendono, mettendo sui binari giusti un match ad alta intensità e ricco di emozioni.
Mancano pochi minuti alla fine, l’aria è elettrica, il Foggia vuol scrivere la storia ed al minuto 78 ci riesce: Nocera riceve e stoppa la sfera di cuoio, spalle alla porta, finta di corpo e movimento verso destra che lascia sul posto Guarneri, controllo e siluro (la rinomata“fajola”) che termina dritto dritto all’incrocio dei pali, lì dove Di Vincenzo non può proprio arrivare.
Un gol da cineteca, una prodezza balistica che fa esplodere lo stadio ed una intera città, orgogliosa della propria squadra del cuore che, quel pomeriggio di gennaio, riuscì nell’impresa storica di battere l’Inter Campione del Mondo, che al termine della stagione vincerà lo scudetto, confermando in pieno la profezia di Padre Pio.


31 GENNAIO 1965
Campionato SERIE A – 19^ Giornata
Foggia – Inter 3-2

FOGGIA: Moschioni, Valadè, Micelli; Bettoni, Rinaldi, Micheli; Favalli, Lazzotti, Nocera, Majoli, Patino. All. Oronzo Pugliese

INTER: Di Vincenzo, Burgnich, Facchetti; Malatrasi, Guarneri, Picchi; Domenghini, Mazzola, Peirò, Suarez, Corso. All. Helenio Herrera

ARBITRO:
Francesco Francescon di Padova

MARCATORI: 4’st Lazzotti (F), 9’st Nocera (F), 63′ Peirò (I), 74′ Suarez (I), 78’st Nocera (F)


Area Comunicazione – Calcio Foggia 1920


IL VIDEO STORICO DEL MATCH