La “liberazione” da ogni ansia e preoccupazione vissuta nelle ultime 48 ore da città e tifosi è giunta intorno alle ore 16 di oggi, venerdì 11 settembre: da Roma la conferma ufficiale, il Calcio Foggia 1920 è in Serie C.

La conferma della promozione come prima classificata del campionato di Serie D 2019/20 è arrivata subito dopo la sentenza della Corte Federale d’Appello che, questa mattina, a sezioni unite, ha respinto il ricorso presentato dall’U.S. Bitonto (punito il 31/08 con -5 punti nella classifica dello scorso campionato di D e con una pioggia di calciatori squalificati), dall’AZ Picerno e da tutti i tesserati coinvolti, discusso a Roma dove per conto del club rossonero era presente l’avvocato Edoardo Chiacchio, al quale va riconosciuto il grandioso lavoro svolto con proverbiale abnegazione e sagacia, coadiuvato dal suo team.

Una promozione meritata soprattutto per ciò che i satanelli hanno dimostrato sul campo la scorsa stagione, interrotta improvvisamente ad otto giornate dalla fine (con i rossoneri secondi ad un punto dalla capolista) a causa della diffusione mondiale del Coronavirus.

Serie C che da lustro alla società rossonera di Roberto Felleca, Maria Assunta Pintus e Davide Pelusi, che nel giro di una sola stagione ha conquistato una promozione legittima, non smettendo mai di credere e lavorare con passione e convinzione vivendo anche momenti di difficoltà, certo, ma senza mai mollare di un solo centimetro, pronta a tutto pur di raggiungere l’obiettivo prefissato lo scorso agosto, nonostante il ritardo con cui si partì dopo l’assegnazione del titolo sportivo all’attuale sodalizio.

Mesi difficili, a volte travagliati, spesso caratterizzati dalle critiche. Tante, troppe. Alcune costruttive, altre meno.

Mesi che sembravano anni, a volte. Che hanno unito e sciolto, rafforzato ed indebolito. Ma che non hanno mai scalfito la voglia di questa società di realizzare un sogno che proprio oggi, venerdì 11 settembre 2020, è diventato reale. Il Foggia è in C.

Area Comunicazione – Calcio Foggia 1920

 

In allegato, il dispositivo ufficiale della Corte Federale d’Appello.